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Vi sarà senz’altro capitato di sentire un numero sproporzionato di volte la parola depressione.
• Ma quanti di voi sanno veramente cosa si intende per DEPRESSIONE?
• Quanti di voi ne vorrebbero sapere di più?
• Quanti invece temono di esserne affetti (o temono che qualcuno tra i loro cari ne sia affetto) e sono interessati a conoscerne i sintomi specifici?
Se vi siete fatti almeno una volta una tra queste domande questo articolo fa al caso vostro!
Ma procediamo per gradi!
Innanzitutto, cos’è la DEPRESSIONE?
A tutti noi capita di avere dei momenti TRANSITORI in cui siamo sotto tono, giù di corda, abbiamo l’umore nero, ci sentiamo tristi.
QUINDI SOFFRIAMO DI DEPRESSIONE?
ASSOLUTAMENTE NO!
Infatti, una delle prime precisazioni da fare relativamente a questo disturbo riguarda l’intensità e la durata delle sensazioni negative che ognuno di noi potrebbe provare in un particolare momento della propria vita.
Per poter parlare di depressione l’umore deve essere PERSISTENTEMENTE basso. Ciò significa essere tristi, giù di corda, spenti, vuoti MA QUASI TUTTO IL GIORNO QUASI TUTTI I GIORNI.
Praticamente SEMPRE ed in maniera PERVASIVA, tanto che il vostro funzionamento (il vostro lavoro, la vostra socialità, i vostri rapporti) risulterà compromesso.
Tutto quello che faceva parte della vostra routine giornaliera vi sembrerà difficile da portare avanti e da eseguire, tutto vi sembrerà richiedere uno sforzo eccessivo.
E INVECE LA DURATA?
Anche la durata delle sensazioni negative (ma non solo) è un indicatore a cui prestare attenzione. Il riferimento temporale è tendenzialmente DUE SETTIMANE.
A questo punto quindi vi potreste chiedere:
• la tristezza persistente è l’unico campanello di allarme?
• ci sono altri sintomi che mi possono aiutare a capire che sto soffrendo?
La tristezza/umore basso sono sicuramente i protagonisti principali di questo tipo di disturbo.
Ma non è finita qua…
Ci sono infatti una gamma di altri sintomi caratteristici della depressione che possono riguardare uno o più dei seguenti aspetti: i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi comportamenti e le sensazioni fisiche che provi.
Vediamoli uno ad uno.
1. MANCANZA DI INTERESSE: Il livello di interesse verso tutte o quasi tutte le attività, comprese quelle che ti suscitavano piacere, potrebbe risultare diminuito.
2. Il SONNO cosi come l’APPETITO possono modificarsi: o ridursi o aumentare notevolmente.
3. Puoi sentirti AGITATO OPPURE RALLENTATO dal punto di vista motorio e/o, in aggiunta, PIÙ AFFATICATO O SENZA ENERGIA.
4. Puoi provare DEI SENTIMENTI DI COLPA ECCESSIVI ED INAPPROPRIATI e potresti trovare più difficile CONCENTRARTI o PRENDERE DECISIONI.
5. Puoi cominciare a RAGIONARE SPESSO SULLA MORTE.
Ma cerchiamo di essere ancora più precisi.
Fino ad ora abbiamo parlato di depressione in maniera piuttosto generale. Tuttavia, i sintomi appena elencati sono caratteristici di uno specifico disturbo depressivo.
QUINDI CI SONO DIVERSI TIPI DI DEPRESSIONE?
EBBENE SÌ! La macro-categoria dei disturbi depressivi ne comprende diversi ma, quello appena descritto nella sua sintomatologia specifica, prende il nome di DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE.
Il nome non inganna, perché sicuramente, tra i disturbi depressivi, è quello che comporta le conseguenze più gravi.
A questo punto cerchiamo di andare più sul concreto…
CHE COSA POSSO FARE SE MI RENDO CONTO DI SOFFRIRE, O CHE QUALCUNO A ME VICINO STA SOFFRENDO, DI UN DISAGIO SIMILE A QUELLO DESCRITTO PER LA DEPRESSIONE?
Beh, il primo passo è sicuramente prenderne coscienza o aiutare la persona a farlo.
Una volta riconosciuto il disagio, il passo successivo per stare meglio è chiedere aiuto ad un professionista, magari formato e con esperienza specifica sul disturbo.
PERCHE’ FARLO?
A livello MONDIALE i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) possono aiutarci a focalizzare meglio il fenomeno.
• La depressione colpisce quasi 5 persone su 100 (4,4%) al mondo. Tradotto in numeri, sono 322 milioni gli individui che hanno a che fare con questa malattia.
• Sempre secondo le ricerche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2015, 788 mila persone si sono suicidate. A questa cifra vanno aggiunti i casi di coloro che hanno tentato il suicidio senza rimetterci la vita.
• Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni.
E a livello PERSONALE? Perché è importante intervenire?
• Per tornare ad avere un umore positivo
• Per costruire abilità utili ad affrontare in maniera funzionale i momenti NO
• Per tornare a “vedere” anche gli altri colori nella vita e non soltanto il nero
• Per migliorare il funzionamento lavorativo e sociale
• Per tornare a svolger con entusiasmo e piacere le attività gradite abbandonate
Questi sono alcuni dei benefici che potreste raggiungere chiedendo un aiuto ad un professionista adeguatamente formato al riguardo.
RICORDATE: LA SALUTE MENTALE E’ PARTE INTEGRANTE DEL BENESSERE DELLA PERSONA
Queste sono solo alcune delle informazioni riguardanti la depressione.
Per saperne di più sulle più importanti tipologie e sul come curarla non vi resta che leggere gli articoli seguenti!
Elisa Gentile
Bibliografia:
American Psychiatric Association (APA) (2013), DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, tr. it. Raffaello Cortina, Milano, 2014.

Mi chiamo Elisa Gentile, psicologa abilitata all’esercizio della professione e psicoterapeuta in formazione presso la Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva (sede di Forlì). Ricevo presso lo studio di via Carlotta Clerici n 14. per appuntamento chiama 340-8134542